Il riciclo entra nelle aree break de LA FUTURA con il progetto RiVending

L’economia circolare entra nel vending grazie al progetto RiVending, un ciclo virtuoso di recupero e riciclo di bicchieri e palette in plastica per distributori automatici voluto da CONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica, COREPLA e UNIONPLAST – Unione Nazionale Industrie Trasformatrici Materie Plastiche (Federazione Gomma Plastica).

LA FUTURA, da sempre attenta ai temi della sostenibilità ambientale ed economia circolare, aderisce al progetto, inserendo nelle proprie aree break i sistemi di raccolta RiVending.

Come funziona RiVending?

A fianco al distributore automatico viene posizionato uno speciale contenitore dove gettare bicchieri e palette in plastica dopo l’uso. Il coperchio del contenitore presenta fori grandi quanto il diametro dei bicchieri, oltre a un foro per le palette. Tubi rigidi presenti al suo interno e attaccati al coperchio accompagnano la caduta dei bicchieri favorendone l’impilamento uno dentro l’altro. Il volume di bicchieri così raccolti nello stesso sacco diminuisce di oltre il 150% rispetto alla raccolta nella plastica generica.

Il contenitore RiVending ha al suo interno un sacchetto di colore diverso da quelli del resto della raccolta differenziata e viene ritirato dalla stessa società che gestisce i rifiuti insieme al resto della raccolta differenziata che, dopo una semplice selezione dei sacchi, è in grado di conferirli direttamente a COREPLA che li avvia al riciclo. Nel video realizzato da COREPLA, pèossiamo seguire il ciclo – anzi – il RI ciclo di un bicchiere di plastica che segue il percorso dedicato agli aderenti al progetto.

 

 

 

Quali sono i vantaggi per l’ambiente del progetto RiVending?

Il vantaggio per l’ambiente di RiVending è facilmente quantificabile: ogni bicchiere correttamente conferito in un cestino RiVending consente infatti un risparmio di 6,84gr di Co2.
RiVending rappresenta un modo corretto di gestire la plastica, permettendo una raccolta mono-polimero perché il problema della plastica non è la plastica, ma dove va a finire.
Il progetto RiVending dona nuova vita ai bicchieri in polistirolo compatto (PS) e alle bottigliette in PET utilizzati nella distribuzione automatica.

Quali sono i vantaggi per le aziende del progetto RiVending?

Inserire i cestini RiVending all’interno dell’area break della propria azienda, consente un risparmio quantificabile di CO2 e l’inserimento di questo fondamentale dato nel proprio Report di sostenibilità, la piattaforma chiave per un’impresa per comunicare le prestazioni e gli impatti di sostenibilità di, consentendo alle organizzazioni di considerare il loro “peso” su una vasta gamma di temi. Dopo un anno di partecipazione virtuosa le aziende che aderiscono al progetto RiVending, possono richiedere l’Attestato dove viene quantificato il risparmio in termini di Co2.

Come si calcola la carbon footprint aziendale in un’area break?

Ogni cestino RiVending concorre in media al risparmio di ben 100 kg di Co2 La carbon footprint è il parametro che, meglio di qualunque altra variabile, permette di determinare gli impatti ambientali che le attività dell’uomo hanno sul climate change e, quindi, sul surriscaldamento del pianeta. L’impronta di carbonio rappresenta il 50% di tutta l’impronta ecologica, conoscerne l’entità è importante anche in termini di pianificazione, poiché fornisce un’idea della domanda esercitata sul pianeta derivante dall’uso dei combustibili fossili. La sua riduzione è quindi essenziale per porre termine allo sfruttamento eccessivo delle risorse.

 

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